Il labirinto di Creta a Bari al Petruzzelli

Sabato 30 Marzo 2024 09:54 Maria Fanizza
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Il labirinto di Creta al Petruzzelli Maria Fanizza

Il 16 maggio debutta al Petruzzelli l’opera commissionata al premio Oscar Piovani: a precedere gli spettacoli i monologhi d’autore dello storico Barbero e del giornalista Buttafuoco

Il labirinto di Creta, la commissione d’opera della Fondazione Petruzzelli si rivolge al pubblico  con  un format nuovo: Le ( quattro) recite dell’opera – in scena al Petruzzelli dal 16 al 21 maggio, quarto titolo della stagione d’opera – con il libretto e la regia firmati da Paola Ponti e dallo stesso Piovani, saranno precedute da un monologo affidato al giornalista Pietrangelo Buttafuoco (16 e 21 maggio alle 20.30) e allo storico Alessandro Barbero ( 18 e 19 maggio alle 18) che, ciascuno a suo modo, con riflessioni e visioni proprie, preparerà gli spettatori ai temi sviluppati dagli autori dell’opera, Ponti e Piovani. Buttafuoco, il cui intervento apre e chiude la produzione, è firma di testate quali Il secolo d’Italia e Il Giornale nonché collaboratore di trasmissioni Rai e Mediaset.

Gli abbonati alla prima dovranno tuttavia, se vorranno, tornare a teatro per una delle due recite pomeridiane, per ascoltare dal vivo Barbero, storico tra i massimi del nostro tempo, autore di best-seller, la cui sapienza anche narrativa è stata onorata tra gli altri da un premio Strega. La passione per la storia, la straordinaria competenza dello studioso torinese, non da meno l’empatia del suo essere divulgatore, fanno di lui uno dei più grandi esperti del nostro tempo, una fonte inesauribile di conoscenza e ispirazione.

Il labirinto di Creta prosegue idealmente quella ricerca di una nuova forma di spettacolo d’opera, improntata alla contemporaneità dei linguaggi e alla pluralità delle idee. 

Se l’argomento della vicenda è una delle storie mitologiche più arcaiche e note della letteratura greca, immortalata da poeti, romanzieri, pittori e scultori di ogni epoca, il tema dell’opera Il labirinto di Creta è il contrasto tra il bene e il male. «Il Bene è bene, il male è male » , avvertono gli autori Ponti e Piovani per descrivere il mito del Minotauro, con una «polarizzazione netta e dicotomica dove il Minotauro rappresenta il male e il giovane eroe Teseo, ovviamente, il bene » . Chi è davvero il Minotauro? E cosa si nasconde dietro lo scontro tra il mostro cretese e l’eroe greco? Nell’opera i dettagli si svelano poco a poco. « All’apertura del sipario – riferiscono gli autori – si intuirà un enorme testa di Minotauro, i cui singoli elementi verranno illuminati di volta in volta, per lasciar percepire al pubblico la presenza del mostro e la sua pericolosità, ma senza svelarne completamente la figura, lasciandolo avvolto nel mistero». Toccherà a due narratori, posti davanti al sipario, Don Cosimo e Papèla (che nel libretto sono due tipi agli antipodi, il primo austero, l’altra « una macchiettista di varietà » ), introdurre l’antefatto del Mito. «L’apparizione in scena di Teseo – proseguono gli autori – sarà accompagnata da un enorme scudo, che lo incornicia come una figura vascolare dell’antichità e immediatamente lo identifica come Eroe della vicenda, portatore di luce».

Il premio Oscar Piovani promette una musica magnetica e travolgente, mentre s’annunciano trovate registiche originali e coinvolgenti al servizio della suggestiva vicenda letteraria. Lo spettacolo porta la firma di Angelo Linzalata ( scene e disegno luci), Luigi Spezzacatene ( costumi), Leandro Summo ( video design); regista collaboratrice è Alessandra Premoli. Il cast è composto da William Hernandez ( Don Cosimo), Maria Rita Combattelli ( Arianna), Carlotta Proietti ( Papela), Murat Can Guvem e Jésus Hernández (Teseo), Federica Giansanti ( Fedra), Toni Neži? ( Il Minotauro). Giovedì 10 maggio alle 19, nel foyer del teatro sarà lo stesso Nicola Piovani a tenere la conversazione sull’opera.