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Il Cisv e l'importanza dell'educazione civile

Domenica 23 Novembre 2014 09:47 Vincenza Fanizza Cittadinanza Attiva - Cittadinanza Notizie
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 Il Cisv e l’importanza dell’educazione civile

 

di Vincenza Fanizza

 Una pace durevole e un mondo senza conflitti? Un sogno ma anche un impegno per i bambini e i giovani del Cisv (Children’s International Summer Villages), l’associazione internazionale, laica, apolitica e senza alcun fine di lucro, affiliata all’Unesco, che propone la pace attraverso l’incontro di giovani di paesi diversi, 

che offre a grandi e piccoli l'opportunità di sperimentare il fascino e la ricchezza delle differenze culturali.

Grazie ai volontari, il Cisv è in grado di offrire ai partecipanti programmi educativi che si basano sull'idea che una pace stabile e duratura sarà possibile soltanto quando i cittadini dei diversi paesi e gruppi del mondo riusciranno a convivere in amicizia.

L’educazione alla pace prende in considerazione questioni locali e globali che interessano tutti i paesi, con la consapevolezza che “Pace” può significare molto più che solo “Assenza di Guerra”.

“L’educazione alla pace- spiega Marco Lorusso, il presidente del Cisv Italia - stimola a osservare un’ampia gamma di questioni, permettendo di comprendere meglio la nostra identità all’interno della comunità locale e globale, i diritti umani fondamentali e le forme di sfruttamento e d’ingiustizia, le cause dei conflitti, e come prevenirli e risolverli, le soluzioni sostenibili alle questioni ambientali e di sviluppo”.

“Avere la possibilità di conoscere persone di differenti culture e con diverse esperienze di vita- continua Marco Lorusso- può giocare un ruolo importante nell’Educazione alla Pace. Questo perché ci stimola a mettere in discussione i nostri atteggiamenti e valori, aiutandoci ad ampliare la nostra visione del mondo”.

Ma come è nato il Cisv? Era l’agosto del 1946 e la Psicologa Infantile Doris Allen, leggendo un articolo dal titolo “Insegnare al mondo come essere liberi”, seduta su una panchina di un parco di New York, ebbe un’importante intuizione. Lo scritto discuteva la fondazione dell’Unesco e i motivi per cui era stato creato: cercare di unire politici e filosofi. La tesi secondo cui “...è nel settore dell’apprendimento e dell’insegnamento adulto che la battaglia per un’organizzazione pacifica mondiale sarà vinta o perduta”, colpì la dottoressa, per la quale era al contrario importante "cominciare dai bambini". Da questa riflessione nacque l’idea di fondare il Cisv.

Nel 1983 Doris Allen scrisse: “... Come psicologo specializzato nello sviluppo e nella crescita, sapevo che potevamo capovolgere la nostra prospettiva e guardare ai bambini come potenziali attori del cambiamento sociale. Sapevo che il modo in cui avrebbero preso le loro decisioni da adulti si sarebbe basato su atteggiamenti ed emozioni sviluppati negli anni pre-adolescenziali... Sapevo che l’ultima speranza per una pace duratura era affidata proprio ai bambini.”

Dal 1951, il Cisv ha offerto e continua ad offrire attività locali, campi internazionali, scambi in famiglia e progetti sul territorio; questi costituiscono i  “Programmi”, e sono organizzati ogni anno dai volontari per giovani e adulti provenienti da oltre 70 nazioni.

 

I programmi del Cisv seguono un modello educativo sperimentale, ossia l’opportunità d’imparare dall’esperienza diretta, in cui partecipante e facilitatore condividono la responsabilità di apprendere l’uno dall’altro. La formazione è necessaria per tutti i delegati adulti, lo staff e i giovani con responsabilità organizzative. Il Cisv, dando estremo rilievo al valore dell’amicizia, educa attraverso l’azione (attività pratica) e la cooperazione piuttosto che attraverso la competizione. I programmi sono interattivi, action-oriented, attenti alle differenze culturali, multilingue e soprattutto divertenti.

Le attività internazionali più importanti sono: il Villaggio, l’Interchange, l’International Summer Camp, il Seminar Camp, l’International Youth Meeting, l’International People’s Project.

 

“Il Villaggio”, ad esempio, fu il primo ad essere sperimentato ed ancora oggi è il più rappresentativo, consiste in un campo estivo internazionale multilingue. Offre un insieme di attività educative, culturali e sportive e promuove l’amicizia internazionale, la comunicazione interculturale e la vita in comune all’insegna della collaborazione. Dura 28 giorni. Ogni villaggio ha 12 delegazioni di 12 nazioni diverse. Queste delegazioni sono formate da 2 ragazze e 2 ragazzi e un leader. Ci sono poi 6 junior, di 16-17 anni e 5 staff.

La maggior parte dei partecipanti al Cisv ha un’età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Ci sono poi i leader che devono avere compiuto 21 anni e tanti giovani che aiutano l’organizzazione. I programmi sono offerti a partecipanti preparati, selezionati dai volontari del Cisv a prescindere dal sesso, dalla razza, dalla religione, dall’etnia, dalle ideologie politiche, dalle condizioni socio-economiche e da qualsiasi altra distinzione.

Il Cisv, inoltre, offre anche alle famiglie l’opportunità di conoscere meglio le altre culture e di esplorare tematiche importanti collegate alla pace e alla comprensione reciproca. Infatti anche le famiglie ospitanti ed i membri delle sezioni ricevono una formazione di base ed un supporto nelle loro esperienze.

Il Cisv è presente sul territorio italiano in 13 città: Bologna, Cortina, Ferrara, Forlì, Firenze, Genova, Gorizia, Milano, Modena, Padova, Reggio-Emilia, Roma e Trento.

 

 

Per saperne di più:

 

Cisv: www.cisv.org
www.it.cisv.org 

per contatti: Marco Lorusso; e-mail:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.  

 

 

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