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A vent’anni Gaia preferisce aiutare i poveri

Venerdì 30 Dicembre 2022 15:06 Maria Fanizza Cittadinanza Attiva - Cittadinanza Notizie
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Gaia a vent'anni preferisce aiutare i poveri Maria Fanizza

 

Gaia ha vent’anni ma non festeggerà il Capodanno perché andrà a distribuire i pasti ai senzatetto e agli indigenti di Bari. Non raggiungerà i suoi parenti per il pranzo del 1° gennaio e forse non farà con loro neanche il countdown alla mezzanotte di San Silvestro. « Forse rinuncerò a entrambe le cose, dipende dalle necessità – racconta – Mi dispiace, certo, ma se devo dare una priorità preferisco stare con i senza dimora: per loro è importante, io posso anche farne a meno». 

Gaia Madaghiele, barese, studia Scienze biologiche all’università. È al secondo anno. «Mi piacciono molto la natura e il mare – spiega – E vorrei diventare una biologa ambientale per monitorare gli ecosistemi e trovare soluzioni a problematiche ambientali». E già da questo s’intravede la sua sensibilità. Ma al volontariato si è avvicinata addirittura quando frequentava ancora la scuola superiore, tre anni fa: ne aveva 17. 

« Ho iniziato perché seguivo sui social il centro di servizio al volontariato San Nicola e avevano pubblicato un post sull’inaugurazione dello sportello per l’orientamento al volontariato. Ci sono andata e mi hanno subito indirizzato all’associazione Incontra che si occupa anche dall’assistenza ai senza fissa dimora e agli indigenti». Gaia era già interessata alle diverse problematiche sociali – dall’ambiente alla povertà, per finire ai diritti civili – ma «piuttosto che scrivere sui social, volevo rendermi utile a livello pratico. A mio parere, i ragazzi della mia generazione si avvicinano molto facilmente a questi temi, ma magari spesso si fermano e non fanno nulla nel concreto». 

La ventenne si dedica al volontariato almeno due giorni alla settimana: con Incontra, distribuisce i pastinella sede di piazza Balenzano e gira la città con l’unità di strada, un camper che lascia cibo e bevande caldi, vestiti e coperte ai senzatetto. Quando partecipa ad entrambe le attività nella stessa serata, in media comincia alle 19,30 circa e termina all’1 di notte. « Mi è difficile pensare a un’attività più formativa di questa per un ragazzo, così come per un adultoa » , annota Gaia che ha rinunciato già ai festeggiamenti di Capodanno nel 2019, appena entrata nel team di Incontra, per aiutare durante il cenone e il pranzo organizzati per gli indigenti. Per due anni sono stati sospesi a causa del Covid. E quest’anno torneranno nelle Piscine comunali: i senzatetto e le famiglie indigenti assistite si riuniscono, si siedono tra le lunghe tavolate e celebrano assieme l’inizio del nuovo anno. Gaia non potrà mancare, anche se questo vorrà dire saltare sicuramente il pranzo del 1° gennaio con i parenti e forse anche il brindisi di San Silvestro. E fa un appello ai suoi coetanei, per invitarli a partecipare all’iniziativa solidale: «È qualcosa di nuovo e diverso rispetto a un pranzo o una cena con amici. Loro puoi vederli in altre occasioni, puoi continuare a stare con loro, mentre per i senzatetto è un’occasione unica e significativa. Per loro vale molto».

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