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A Terlizzi impianto di biogas

Venerdì 05 Maggio 2023 05:59 Maria Fanizza
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 A Terlizzi impianto  di biogas da 3mila tonnellate  Maria Fanizza

l'impianto alimentato  con scarti di agricoltura e allevamenti, produrrà 3mila tonnellate di biometano all’anno.A Terlizzi sorgerà l’impianto per la produzione di biometano di Sorgenia Bio Power,


L’impianto consente di ottenere tre tipologie di prodotti: biometano liquido destinato ad auto e altri veicoli, anidride carbonica da destinare ai settori agro- floro- vivaistici o industriali, e fertilizzante naturale restituito agli olivicoltori per arricchire il terreno di sostanze organiche. Un sottoprodotto agricolo di solito problematico e costoso, il cui sversamento nei periodi di campagna olivicola è vietato in alcuni casi e può dar luogo a cattivi odori, che può così trasformarsi in risorsa. Lo raccontano i numeri messi nero su bianco dall’azienda. Che garantisce di poter evitare per ogni anno l’emissione in atmosfera di 8mila 500 tonnellate di anidride carbonica e la produzione di più di 5mile 600 tonnellate di anidride carbonica liquida, «che sarà stoccata e utilizzata per usi agricoli e industriali, per esempio nelle serre, per stimolare la fotosintesi delle piante, oppure come liquido refrigerante per attività commerciali o industriali». 

Nei piani di Sorgenia c’è anche la possibilità di produrre oltre 70mila tonnellate di digestato (un prodotto con un elevato potere fertilizzante) in quantità utili per circa 800mila ulivi su una superficie di 2mila ettari. « L’impianto consentirà quindi la produzione di combustibile pulito e di concimante naturale – sottolinea una nota – evitando complessivamente l’emissione in atmosfera di 14mila 100 tonnellate di anidride carbonica all’ anno » . Dalla stessa azienda, arrivano rassicurazioni sugli odori prodotti dall’impianto: lo stoccaggio e la lavorazione della sansa sono effettuati in ambienti totalmente chiusi, mentre la pollina – utilizzata in quantità minori – sarà conservata al coperto per evitare il contatto con agenti atmosferici. Le emissioni saranno invece dovute essenzialmente all’utilizzo di una caldaia alimentata a nocciolino di oliva, che servirà per mantenere il calore dei digestori a una temperatura costante di 35 gradi. La realizzazione dell’impianto comporterà la rimozione di circa 400 ulivi che saranno però sostituiti da nuovi alberi. « Molti degli ulivi – assicura Sorgenia – saranno riposizionati ai confini dell’impianto stesso per mitigarne la visibilità e altri saranno donati al Comune di Terlizzi per valorizzare aree urbane degradate». 
Fondata nel 1999 con l’avvento del mercato libero dell’energia, Sorgenia è oggi una greentech energy company controllata dal fondo infrastrutturale F2i Sgr e partecipata da Asterion Industrial Partners.

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