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"For Love or Money": il punto di vista del cinema al femminile

Martedì 27 Novembre 2012 16:42 Vincenza Fanizza Cinema - Parliamo di cinema
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 “For Love or Money”: il punto di vista del cinema al femminile

 


aida begic

 

di Vincenza Fanizza

FIRENZE- “For Love or Money”: un bellissimo e attualissimo titolo per la 34° edizione del Festival Internazionale Cinema e Donne, che fa parte  della importante rassegna “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”, diretto da Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo e che, dal 30 novembre al 5 dicembre, al cinema Odeon (Piazza Strozzi), propone un viaggio attraverso molti paesi, raccontati dalle registe in modi diversi, appassionati e coinvolgenti, sempre originali, spesso sorprendenti: Argentina, Polonia, Spagna, Portogallo, Germania, Marocco, Turchia, Canada, Danimarca.

“In un periodo in cui l’economia globale sta vivendo profondi cambiamenti-commenta Cristina Giachi, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Firenze- il festival propone interrogativi stringenti e attuali: come raccontano le donne al cinema la crisi mondiale di cui ogni giorno si parla negli altri media? Che ruolo gioca ora il lavoro, che dovrebbe dare emancipazione ed identità? Quanto conta la contrapposizione tra amore e denaro nella vita quotidiana delle giovani donne?”.

 

“For Love or Money”, il titolo di quest’anno, richiama infatti la capacità tutta femminile di portare nella società un complesso di sentimenti e punti di vista che arricchisce la cultura dominante, tutta al maschile, legata al denaro.

“Trentaquattro anni di amore - sottolinea Stefania Ippoliti, Responsabile Mediateca e Area Cinema Fondazione Sistema Toscana- senz’altro non di ‘money’, durante i quali Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo, le ideatrici e organizzatrici di questo originalissimo Festival, hanno raccontato tanto della storia dell’umanità attraverso lo sguardo delle donne,  autrici e registe soprattutto, ma anche interpreti e dirette testimoni di infinite storie; il Festival di Cinema delle Donne è la tela che hanno tessuto per tutti noi, per offrirci tutta questa ricchezza di vite”.

“Il lavoro che apprezzo infinitamente, fra i tanti a cui Maresa e Paola dedicano i loro sforzi- continua Stefania Ippoliti- è quello di cura delle nuove generazioni con le rassegne che propongono alle scuole: studiate con competenza, proposte con autorevole e affettuosa convinzione e perseveranza, rassegne che hanno contribuito e contribuiscono a rendere meno disattenti agli altri, più avvertiti della vita intorno, migliaia di ragazze e ragazzi attraverso il Cinema, il racconto audiovisivo e attraverso le parole che introducono alla visione e guidano la discussione che ne segue”.

“E’ bello- conclude Stefania Ippoliti- seguire il festival, pensare e divertirsi, regalarsi il lusso di condividere con gli altri emozioni e sentimenti: un’oasi dentro la vita stizzita che spesso ci monopolizza”.

Il Festival, dunque, si apre, venerdì 30 novembre, alle 10,00, in Palazzo Vecchio, dove, nella Sala de’ Dugento, verrà conferito il XV Sigillo della Pace alla regista bosniaca Aida Begic per il film “Buon Anno Sarajevo”, vincitore di premi importanti, film che possiamo poi vedere, in anteprima, alle 21, sempre all’Odeon, alla presenza della regista.

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