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Amitabh Bachchan, ospite d’onore a River to River

Venerdì 07 Dicembre 2012 17:08 Vincenza Fanizza Cinema - Parliamo di cinema
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Amitabh Bachchan, ospite d’onore a River to River

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di Vincenza Fanizza

FIRENZE-  E’ Amitabh Bachchan l’ospite d'onore della XII edizione del “River to River. Florence Indian Film Festival,” nel cartellone della “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze”.

Nato l’11 ottobre del 1942, figlio del celebre poeta hindi Harivansh Rai Bachchan, Amitabh Bachchan è senza ombra di dubbio l'attore più importante del cinema indiano, non solo per il numero dei film - oltre 180 - che ha interpretato, ma anche per la sua attività di produttore e il suo impegno civile e politico.

“Il cinema in India – dichiara Bachchan – è nato come intrattenimento e momento di evasione per una popolazione molto povera e costretta a lavorare duramente, che poteva trovare sul grande schermo la bellezza, il sogno, la speranza. E' da sempre esistito però anche un cinema colto, d'autore, che ha da sempre interessato le classi sociali più abbienti in India: una situazione che rispecchia la struttura della società indiana, dove esistono forti diseguaglianze. Sono onorato di essere a Firenze, anche per il riconoscimento al cinema che rappresento, solitamente criticato negativamente ai festival internazionali. La distanza tra i due tipi di cinema, dagli anni '90 in poi, anche in relazione con l'allargarsi della classe media, sta diminuendo e anche i film di intrattenimento e evasione di Bollywood sono oggi sempre più apprezzati”.

Alla domanda su quale film vorrebbe fare oggi ha risposto:

“Non so ancora quale film vorrei fare: amo molto le sfide e vorrei che un regista, perché no, anche italiano, mi lanciasse una sfida per girare un nuovo interessante film”.

 

I non conoscitori del cinema Bollywoodiano ricorderanno sicuramente quando il piccolo Jamal, protagonista de “Il Milionario” di Danny Boyle, in una delle prime scene del film, fa di tutto per ottenere l’autografo di Amitabh Bachchan, che tra l’altro è da anni il presentatore della versione indiana del programma televisivo “Chi vuol esser milionario?” Amitabh esordisce nel cinema nel 1969 con Saat Hindustani (Seven Indians) di Abbas, grazie al quale ottiene il National Film Award come Miglior Esordiente. Nel 1977 è la voce narrante del film capolavoro Shatranj Ke Khilari (The Chess Players) di Satyajit Ray ma la notorietà di attore arriva precedentemente con Anand (1971) di Hrishikesh Mukherjee a cui fanno seguito Saudagar (Trader). Durante le riprese di Coolie (1983) di Manmohan Desai, Amitabh Bachchan si procura una grave ferita all’addome in una delle scene di combattimento: l’intero paese trattenne il fiato per mesi durante la sua permanenza in ospedale. In seguito all’incidente, Amitabh decide di fare una pausa nella sua carriera di attore e si avvicina alla politica, supportando l’amico Rajiv Gandhi nelle elezioni al Congresso del 1984. Torna a recitare nel 1988 in Shahenshah (The Emperor) di Tinnu Anand. Nel 1995 fonda la propria compagnia di produzione, la “Amitabh Bachchan Corporation Ltd”, una vera e propria azienda di merchandising e marketing dell'intrattenimento, non indenne nel corso degli anni da crisi finanziarie che si ripercuotono anche sulla carriera del divo. Nel 2000 con Mohabbatein (Love stories) di Aditya Chopra, si aggiudica il”Filmfare Best Supporting Actor Award”. Tra i film più interessanti degli ultimi anni ricordiamo Kabhi Kushi Kabhie Gham (Sometimes happy sometimes sad, 2001) di Karan Johar, l’appassionante record di incassi Black (2005) di Sanjay Leela Bhansali, Sarkar di Ram Gopal Varma (2005), nel quale recita a fianco del figlio Abhishek e Ekalavya (2007) di Vidhu Vinod Chopra. Apparirà ne “Il grande Gatsb” di Baz Luhrmann al fianco di Leonardo di Caprio. All’impegno nel mondo del cinema, Amitabh Bachchan unisce anche quello sociale. Nell’aprile 2005 è stato nominato Ambasciatore UNICEF, concentrandosi soprattutto nella lotta contro la poliomielite.

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