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Il film Wanda di Barbara Loden inaugura la "50 Giorni"

Sabato 05 Ottobre 2013 06:14 Vincenza Fanizza Cinema - Parliamo di cinema
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Il film Wanda di Barbara Loden (1970)

inaugura la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” 2013

 

 

 di Vincenza Fanizza

FIRENZE- Sarà il film “Wanda” di Barbara Loden, del 1970, restaurato dalla Film Foundation di Martin Scorsese in collaborazione con Gucci, l'evento di lancio della del 24 ottobre “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” 2013.

La rassegna di cinema più lunga d'Italia, che si terrà dal 25 ottobre al 15 dicembre all'Odeon di Firenze, quest'anno dedicata alla valorizzazione del ruolo della donna nella società, ha scelto un film dimenticato ma di grande valore, di una donna, un'attrice bella e ammirata, che è diventata regista e che ha realizzato un film anticonformista e femminista, in un periodo e in un ambiente per lei non favorevoli.

Nonostante fosse la moglie di Elia Kazan, infatti, non era semplice per una donna del tempo essere riconosciuta come regista. La storia raccontata dal film Wanda è quella di un'operaia che accetta il divorzio e l'allontanamento dai propri figli per diventare complice di un rapinatore. Un archetipo che l'industria dei sogni di Hollywood non aveva ancora mai affrontato. Il film fu fin da subito al centro di accese discussioni nell'opinione pubblica americana e internazionale. La critica del tempo era lontana dal capire l'estetica così poco tradizionale del film: luce naturale, tecniche improvvisate, equipe ridottissima.

Dopo l'evento di lancio la 50 Giorni inaugura con il Festival Internazionale di Cinema e Donne (25 - 30 ottobre), che alla sua 35esima edizione propone un programma ricco di film di registe internazionali o di registi, le cui opere sono dedicate a personaggi femminili. Come La vita ricomincia, di Mario Mattioli per la retrospettiva Alida Valli e Film d'amore e d'anarchia, omaggio a Mariangela Melato, giovane e lunare negli abiti degli anni ‘30, nell’Italia colorata e un po’ Far West con cui Lina Wertmüller conquistò i critici americani. Ci sarà un focus dedicato alla regista franco tunisina Nadia El Fani con tre suoi film e la presenza di due autrici di grande spessore, Kadja Leclere e Dominique Cabrera.

Tanti gli eventi che i festival di tutta la “50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze” dedicano alla promozione della cultura del rispetto della donna.

Il Florence Queer Festival propone L’antigattopardo. Catania racconta Goliarda Sapienza, di Alessandro Aiello e Giuseppe Di Maio (2012). Goliarda Sapienza è uno dei casi letterari più incredibili del '900: scrittrice trasgressiva e cineasta con Citto Maselli, è considerata con Elsa Morante una tra le autrici più importanti del secolo scorso.

Lo schermo dell'arte Film Festival, presenta in anteprima nazionale, The Bride, di Joël Curtz, film dedicato all'artista Bibba Bacca, nipote di Piero Manzoni, stuprata e strangolata alle porte di Istanbul durante il suo viaggio per la realizzazione della performance Brides on Tour. Partita in abito bianco da Milano in autostop verso Gerusalemme, voleva attraversare le zone di guerra del Mediterraneo per portare un messaggio di amore e pace.

River to River Florence Indian Film Festival, lunedì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, propone il film Lessons in forgetting (India, 2012) di Unni Vijayan, ispirato all'omonimo libro di Anita Nair. Il film racconta le vicende di Jak, la cui vita viene stravolta da un misterioso incidente che ha lasciato la figlia adolescente in coma sulla spiaggia del piccolo villaggio di Tamil Nadu. Iniziando ad indagare sull'accaduto, Jak scoprirà che il villaggio nasconde un terribile segreto e finirà per scontrarsi con i pregiudizi della sua comunità nei confronti delle donne.

Una finestra sul Nord, rassegna di cinema finlandese, propone sul tema tre film. Il primo è Aglaja (2012) di Kristina Deák, sulla vita di una ragazza nata e cresciuta in un circo nell’Europa dell’Est. Un altro punto di vista sulla vita della donna viene dato dal film finlandese Kerron sinulle kaiken (Ti racconto tutto, 2013) di Simo Halinen, che racconta la crisi esistenziale di chi, fino a poco tempo prima, era un uomo e che dopo l’operazione finalmente comincia a sentirsi a proprio agio nella vita. Il film di Ilmar Raag, A Lady in Paris (2012), parla invece di una donna estone che parte per Parigi per fare la badante ad una signoria anziana, emigrata in Francia tanto tempo fa.

Il Balkan Florence Express presenta alla “50 Giorni” un film scandalo, di una giovanissima regista serba, Maja Miloš, che con il suo primo lungometraggio Klip punta lo sguardo su una realtà degradata come la periferia urbana di Belgrado, dove il rapporto uomo/donna, fin dall'adolescenza, porta con sé germi di primitivismo e violenza. Ci sono giovanissime ossessionate dal corpo e giovani bulli che non hanno altre capacità se non pretendere i corpi delle ragazze come e quando vogliono. Un film al limite del pornografico, coraggioso sia per il fatto che sia una giovane donna regista a raccontare questa realtà, sia perché è Jasna, la quattordicenne protagonista del film, che riprende tutto con il suo telefonino, mostrando con un linguaggio crudo ed essenziale il tentativo di riscatto di una giovane dalla realtà nella quale è nata.

Immagini e Suoni del Mondo. Festival del film etnomusicale, si unisce al tematismo trasversale con il film Violeta Parra se fue a los cielos di Andrés Wood (2011), che ripercorre la vita della poliedrica artista cilena dalla straordinaria personalità, madre, cantautrice folk, pittrice e poetessa, una donna simbolo della musica popolare e la prima artista latinoamericana a cui è stata dedicata una mostra al Louvre.

 

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